santa maria del cedro

Santa Maria del Cedro si trova nell'alto Tirreno cosentino e precisamente nella rinomata "Riviera dei Cedri", fra le località di Diamante e Scalea, ricca di itinerari turistici, culturali e naturalistici. E' uno splendido tratto di territorio calabrese che comprende anche zone montane immediatamente a ridosso della costa. A breve distanza uno dall'altro si trovano numerosi e conosciuti centri turistici che vantano tra i più panoramici lungomare l'Italia. Negli ultimi anni si è sviluppata una notevole attività turistica, basata sull’ offerta di diverse attività culturali, sportive e di benessere. La non elevata altitudine sul livello del mare e il clima mite e salubre, fanno di Santa Maria del Cedro uno dei centri più graditi dai turisti. Il paese è graziosamente inserito alla fine della vallata verde di cedriere e uliveti, da cui si diffonde un profumo intenso e inimitabile. Dopo una giornata di mare, ritornare all’antico centro di "Cipollina" significa godere fresche notti estive, mentre lontano, eppur vicino, il mare intavola antichi e suggestivi dialoghi con la luna, in un cielo sereno di stelle complici e splendenti. Sono le celebri, incantevoli notti tirreniche di Calabria, che richiamano miti magnogreci e tradizioni bruzie, ricchi di eros e di magia, in riva ad un mare dove sboccano fiumi carichi di storia e di leggende.



Viaggiare in Calabria significa compiere un gran numero di andirivieni, come se si seguisse il capriccioso tracciato di un labirinto. Rotta da quei torrenti in forte pendenza, non solo è diversa da zona a zona, ma muta con passaggi bruschi, nel paesaggio, nel clima, nella composizione etnica degli abitanti. È certo la più strana tra le nostre regioni. Nelle sue vaste plaghe montane talvolta non sembra d'essere nel Mezzogiorno, ma in Svizzera, nell'Alto Adige, nei paesi scandinavi. Da questo Nord immaginario si salta a foreste d'olivi, lungo coste del classico tipo mediterraneo. Vi si incuneano canyons che ricordano gli Stati Uniti, tratti di deserto africano ed angoli in cui gli edifici conservano qualche ricordo di Bisanzio....

G.Piovene, Viaggio in Italia, 1957, p. 659


GUIDA TURISTICA, GRATUITA, DI SANTA MARIA DEL CEDRO


La storia

Il primo insediamento sviluppatosi nell'attuale area comunale fu la grande città magnogreca di Laos, fondata dai sibariti a seguito della distruzione della loro città da parte di Crotone nel 510 a.C.; secondo lo storico romano Strabone, Laos era grande quanto Pompei. L'attuale Santa Maria del Cedro fu fondata nel XVII secolo dagli abitanti di una località preesistente, Abatemarco, a seguito di un'alluvione che distrusse il borgo. Appartenne al feudo dei Brancati di Napoli, assieme alle località confinanti di Orsomarso, Grisolia e Marcellina (quest'ultima parte oggi del comune) fino a tempi recenti. In epoca unitaria la località, denominata allora Cipollina (Cispollinum in latino), da cis-polis, al di qua della (grande) città o al di qua del Pollino, fu dapprima frazione del comune di Grisolia (all'epoca denominato Grisolia-Cipollina), poi comune autonomo con il nome di Santa Maria. Nel 1968, all'inizio dell'espansione turistica, prese il nome attuale di Santa Maria del Cedro.



Archeologia


Sul territorio di Santa Maria del Cedro sono presenti numerose testimonianze archeologiche riguardanti praticamente tutti i periodi storici. Sul colle Palecastro, in frazione Marcellina, troviamo i resti della città greca di Laos, i cui numerosi reperti rinvenuti sono oggi conservati nell’antiquarium di Scalea e al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria. Gli scavi dell’area archeologica sono ostacolati dallo sviluppo urbanistico dell’odierno centro abitato, cresciuto proprio al di sopra di Laos. Interessanti sono i resti dell’abitato alto-medievale di Abatemarco; di particolare effetto scenografico sono i ruderi del Castello di San Michele e l’acquedotto normanno. Di datazione posteriore è il cosiddetto Carcere delle Imprese, una struttura, probabilmente, adibita ai lavori forzati dei detenuti per la produzione di olio. Oggi pregevolmente restaurato, è sede di manifestazioni culturali. Particolare è anche la Torre Sant’Andrea, parte integrante del sistema difensivo di torri costiere della Riviera dei Cedri.


fonte:Wikipedia